4.3. Le dichiarazioni sulla presenza all'aeroporto
di Bologna di un uomo claudicante.

Sempre nell'ambito dell'ipotesi di un ordigno a bordo, era emersa all'inizio dell'inchiesta la vicenda del claudicante all'aeroporto di Bologna. Era stata narrata dal familiare di alcune vittime, Marfisi Enzo, che nel disastro aveva perso le due figlie e i suoceri. Costui dichiarò all'inquirente che il pomeriggio di quel 27 giugno mentre era in attesa del volo con quei suoi familiari all'interno dell'aeroporto, un uomo dall'apparente età di 30-40 anni, claudicante, si era avvicinato ai suoi suoceri, chiedendo loro la cortesia di portargli un pacchetto a Palermo ove avrebbero incontrato altra persona incaricata di ritirarlo. I suoi suoceri si erano rifiutati, consigliando però all'uomo di rivolgersi all'hostess. Questi invece si era rivolto ad altri passeggeri del velivolo in partenza, formulando a costoro con ogni probabilità la medesima richiesta. Non sapeva però il teste se alcuno avesse o meno accettato quel pacchetto. Aveva poi descritto questo oggetto: più che di un pacchetto si trattava di una sorta di busta di colore bianco, con ganci laterali di 30x20cm, circa dello spessore di non più di due centimetri. L'uomo, aveva aggiunto il teste, si mostrava particolarmente insistente. Al suocero che aveva rifiutato con decisione la busta, obiettando tra l'altro di ignorarne il contenuto, l'uomo aveva risposto che era pronto ad aprirla in sua presenza e mostrarglielo (v. esame Marfisi Enzo, PM 22.12.80).

Su questa ipotesi fu sentita anche la Direzione del S.I.S.DE, che riferì che essa non era stata mai presa in considerazione sia perchè l'aereo aveva un ritardo di circa due ore, sia perché, per le modalità di consegna della busta, appariva, poco verosimile (v. esame Malpica Riccardo, GI 28.06.90)

Invero tale ipotesi appare assolutamente inaccettabile. Sia perchè il claudicante, se in quella busta vi fosse stato realmente qualcosa di pericoloso, mai avrebbe accettato di mostrarne il contenuto a chi eventualmente gli avesse chiesto, prima di accettarla, di aprirla. Sia perchè non v'è prova che alcuno l'abbia presa in consegna. Sia perchè in una normale busta commerciale, anche se di spessore di quasi due centimetri, è impossibile nascondere un ordigno esplosivo. Sia perchè anche secondo quei periti che sostengono l'ipotesi dell'esplosione a bordo, questa si sarebbe verificata nel vano della toilette e non nella cabina passeggeri, ove eventualmente quella busta sarebbe rimasta.

Dietro