Il quotidiano "Lotta Continua" nell'edizione del 16 luglio 1980 pubblicava un articolo dal titolo "Uno scritto (anonimo) sull'ipotesi della collisione". L'anonimo - a seconda di quanto riportato dal giornale - era pervenuto per posta alla redazione del giornale.
L'ignoto estensore, dopo aver descritto la storia del volo, dall'imbarco dei passeggeri alle operazioni di decollo, riferisce in forma discorsiva i meccanismi di controllo del volo. In particolare l'anonimo scrive che "Quella sera una attenzione particolare c'era in tutti i CRC, perchè, giù, nel triangolo Napoli-Sardegna-Sicilia, era prevista una esercitazione combinata NATO e tutti i guida caccia erano stati allertati, perché può sempre succedere che un caccia perda la rotta e bisogna riportarlo a casa. Mentre il DC9 dell'Itavia sorvola Roma, la Sala Operativa di Licola è in fermento. In parallelo con il CRC di Marsala i guida caccia di Licola stanno seguendo le ultime fasi dell'esercitazione NATO gli F5 della marina americana si alternano nell'inseguire i nostri F104. Ora sono loro a fare la lepre, mentre i nostri li inseguono sul mare al largo di Ponza. Il guida caccia è bravo, con due sole correzioni di rotta porta l'inseguitore in vista della lepre "Contract" - "Indy" - "Fire", poi l'inseguitore si sgancia scivolando d'ala per invertire le parti e dare modo al guida caccia di "mischiare le carte" per il prossimo giro. Vince chi aggancia prima e con meno istruzioni il bersaglio; a 25.000 piedi si gioca così, sul filo del 1300 orari. Sono le 20.37 e l'ultima coppia di F104 é rientrata a Grazzanise. Ora tocca agli F5 rientrare. Gli americani ci masticano nel microfono che spesso il loro "Roger" é solo formale. La rotta é giusta, ma uno sta fuori di quota. In quel punto bisogna attraversare l'Ambra 13 e quello sta troppo in alto; il guida caccia lo chiama insistentemente anche perché ora lo ha perso sullo schermo e con la coda dell'occhio vede una traccia più grossa in rotta di collisione col caccia, ma è sul direzionale. Il guida caccia seguita a chiamare l'F5; il radar di quota non gli dice niente di buono, anche se il DC9 viaggia un po' più alto del caccia. Ma lui non ha sentito l'ultima conversazione del comandante del DC9 con Roma Controllo, lui è su un'altra frequenza che chiama il caccia e il caccia, magari, parla col controllo di Marsala su una frequenza ancora diversa. Sono attimi, frazioni di secondo; e poi sullo schermo non c'è più la traccia del DC9, anche quella del caccia è sparita sullo schermo di Marsala."
Il quotidiano riproponeva così l'ipotesi della collisione, già più volte era stata prospettata dai media ed era stata esclusa - scrive il giornale - dalle ipotesi di lavoro della sciagura così come era stata esclusa l'ipotesi dell'attentato.
L'anonimo, pubblicato su un quotidiano d'opinione che sicuramente per la sua connotazione politica, doveva essere di interesse sia per le forze di polizia che degli apparati di intelligence preposti alla sicurezza del paese, non risulta averne attirato l'attenzione.
Solo il bollettino dei piloti della CISL ritenne opportuno riproporlo ai suoi lettori in data 24 luglio 80. In esso dopo aver riportato lo scritto anonimo veniva considerata come ipotesi del disastro quella della collisione, sottolineando che "é prassi normale che qualsiasi potenza coinvolta in incidenti in zone internazionali o nazionali neghi la presenza di propri mezzi almeno fino alla evidente documentazione possibile". Veniva altresì citata, come fatto poco chiaro, "la dichiarazione non sollecitata, non richiesta, in anticipo su qualsiasi ipotesi possibile, da parte delle autorità militari che non vi erano nella zona esercitazioni in corso."
E' abbastanza chiaro che l'anonimo a "Lotta Continua" non può essere stato scritto che da un "addetto ai lavori". Suggestiva la pista indicata, anche se le autorità sia politiche che militari hanno sempre negato lo svolgimento nella giornata del 27 giugno 80 di esercitazioni militari. Da notare che già a poche settimane dalla sciagura c'è chi si chiede per quale motivo le autorità militari avessero fatto presente d'iniziativa che in quella giornata del 27 giugno non vi erano state esercitazioni. Punto, questo, di non secondaria importanza nell'inchiesta e sul quale si ritornerà ampiamente più innanzi.
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