“Nonostante le sentenze definitive sulle responsabilità dei ministeri della Difesa e dei Trasporti nella strage di Ustica, lo Stato continua a ostacolare le richieste di risarcimento da parte dei familiari delle vittime”. A dirlo è la presidente dell’associazione dei parenti, Daria Bonfietti, che chiede al Governo di intervenire sull’Avvocatura di Stato per fermare i ricorsi. L’appello viene lanciato oggi dall’aula del Consiglio comunale di Bologna, durante la commemorazione del 35esimo anniversario dell’abbattimento del Dc-9 nei cieli siciliani. “Nonostante l’Avvocatura dello Stato ricorra – sottolinea Bonfietti – tutte le altre azioni civili aperte, con gli anni, finiranno in questo modo”, ovvero con il risarcimento dei familiari delle vittime. “Vorrei fosse chiaro – insiste Bonfietti – ed è per questo che chiediamo al Governo se potesse mai intervenire e dare delle indicazioni agli avvocati che per l’Avvocatura dello Stato si muovono”. Gli ultimi episodi in ordine di tempo li riferisce, oggi in aula a Bologna, la vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana, Maria Cirone. Nei mesi scorsi, “l’Avvocatura di Stato ha presentato alla Corte d’appello di Palermo una memoria di 150 pagine chiedendo il rigetto dei risarcimenti ai familiari che il Tribunale aveva riconosciuto lo scorso ottobre”. Richiesta poi rigettata dalla stessa Corte d’Appello palermitana. “Un episodio che conferma, nonostante numerose sentenze e un iter processuale lungo – afferma Cirone – come si perpetuino i tentativi di continuare a mettere in discussione le responsabilità accertate e dei suoi ministeri e le implicazioni dei Paesi esteri, lasciando nello sconforto le famiglie”. Insomma, si confermano le “permanenti ambiguità da cui è avvolta la vicenda” della strage di Ustica. (Fonte Dire)