In occasione del 37esimo anniversario della strage di Ustica, martedì 27 giugno, la Rai proporrà un palinsesto speciale che coinvolgerà le testate giornalistiche con un’ampia copertura informativa e le reti. Su Rai1 Uno Mattina estate (dalle 7:10) e La vita in diretta estate (dalle 15:35) riserveranno uno spazio al ricordo del disastro aereo. Su Rai 3, sempre il 27 giugno, Agorà (alle 08:00) trasmetterà un servizio filmato sul tragico evento mentre la sera, alle 21.20, #Cartabianca ricorderà ai telespettatori l’anniversario con uno spazio dedicato. Rai Movie, alle 15.50, proporrà il film “L’estate di Martino” per la regia di Massimo Natale con Treat Williams, Luigi Ciardo e Matilde Maggio. “Nell’estate di Ustica, l’amicizia con un ufficiale americano segna la maturazione per il giovane Martino”. Sceneggiatura di Giorgio Fabbri premiata al Solinas 2007. Rai Storia, invece, partirà già allo scoccare della mezzanotte con “Il giorno e la Storia” che andrà poi in replica alle 5:30, 08:30, 11:30, 14:00 e alle 20:10. “Il 27 giugno 1980 l’aereo di linea Douglas DC9, appartenente alla compagnia aerea Itavia, esplode nei cieli di Ustica. 81 persone perdono la vita. L’aereo si sarebbe trovato, del tutto casualmente, in un triangolo di cielo interessato da operazioni di guerra e sarebbe stato raggiunto e colpito da un missile. Dopo 20 anni di indagini, migliaia di cartelle di atti istruttori e quasi 300 udienze processuali, la verità sul caso Ustica non è ancora venuta pienamente alla luce”. Alle 19 sarà proposto “Ustica, 27 giugno 1980”, in cui si ripercorre la ricerca della verità sull’accaduto. Una raccolta cronologica di brani di telegiornali cosi come è stata raccontata dalle testate giornalistiche di quel giorno e di tutti gli approfondimenti che la Rai ha dedicato nel corso degli anni. A raccontare e gettare luce su questa strage, lo scrittore e giornalista Andrea Purgatori: “I primi 5 anni di questa storia sono stati anni di buio, un buco nero dentro il quale sono state inghiottite le carte e le vite dei famigliari delle vittime. I magistrati hanno dovuto combattere per avere gli elementi che potessero spiegare quello che era accaduto, con una contraddizione pazzesca e cioè che già poche ore dopo circolavano le voci che parlavano di un missile, che parlavano dell’abbattimento da parte di un caccia…” Chiuderà il palinsesto dedicato all’anniversario, “I-Tigi a Gibellina – Racconto per Ustica” di Marco Paolini, che sarà trasmesso alle 21:10. La tragedia del DC9 ITAVIA precipitato nel Tirreno il 27 giugno 1980, che ha consegnato al mare le vite dei suoi ottantuno passeggeri e membri dell’equipaggio, nelle parole di un grande interprete del nostro teatro: Marco Paolini ricostruisce i tragici eventi di Ustica nello spettacolo “I-Tigi a Gibellina”, che Rai Cultura proporrà martedì 27 giugno, nel giorno in cui ricorrono i 37 anni della strage. Nella suggestiva ambientazione del Cretto di Burri a Gibellina Vecchia, non lontano dai luoghi in cui la tragedia ebbe luogo, l’attore-autore ricostruisce la vicenda per il pubblico riunito nel teatro, ma anche nelle strade del Cretto, in solitudine. Dalla fusione dei due momenti nasce la struttura del film, realizzato con la regia di Davide Ferrario: alla registrazione dello spettacolo dal vivo si aggiungono gli inserti delle immagini girate nel Cretto, che evocate dalle parole intervengono a coadiuvare i momenti salienti della narrazione. TGR La redazione della Sicilia, in occasione dell’anniversario del disastro aereo di Ustica, dedicherà all’evento spazi in tutti gli appuntamenti di informazione, a cominciare da “Buongiorno regione” (alle 7:30). In particolare sarà proposta un’intervista con la signora Lina Gambino, vedova di una delle vittime del disastro e componente dell’associazione che riunisce i familiari. Saranno inoltre realizzati servizi dedicati sia alla ricostruzione dell’evento, sia alle inchieste che si sono succedute nel tempo. (Fonte Agi)
Il sospetto che anche quest’anno possano venirci raccontate le solite falsità sul Mig libico e sul tentativo di uccidere Gheddafi, mi induce a riproporre gli interrogativi di un mio precedente post.
1. Cosa doveva verificare Cossiga quando ha voluto visionare in anteprima, alla presenza del capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, il film “Il muro di gomma”?
2. Perché si dà per scontato che l’aereo caduto in Castelsilano fosse il Mig libico, rinvenuto dopo 20 giorni, quantunque il caporale Di Benedetto, che l’ha piantonato in data del 28.6.80, ne abbia fatto una descrizione diversa per tipologia, abbia indicato un diverso punto di caduta e sostenuto di ricordare la presenza di una coccarda a stella?
3. Perché gli inquirenti non hanno messo a confronto la mia testimonianza con quella del Di Benedetto per verificare se ci fosse corrispondenza tra il caccia piantonato dal predetto e quello, in grosse difficoltà di volo, che ho descritto con sagoma a delta (Mirage o Kfir)?
4. Perché Priore è apparso estremamente imbarazzato nella trasmissione Matrix (conduttore Telese) del 10 febbraio, tanto da dover essere soccorso da Andrea Purgatori?
5. Quale possibile correlazione con i segreti custoditi in Piazzale Clodio, nel caveau della Banca di Roma?
Dott. Brogneri, se continua caparbiamente a non darmi ascolto non ne esce piu. (anche se vedo che le mie osservazioni sul Di Benedetto l’hanno convinta… almeno quello)
Lei SG è un illuso.
Dott. Brogneri,
sarò anche un illuso ma non stupido.
Quindi, per piacere, quando cita una mia osservazione la pregheri di citare anche la fonte (cioe me).
grazie
S.G., non ho detto stupido, ho detto illuso. E Lei l’ha confermato.
Quale Sua osservazione avrei citato?
Brogneri, la sua disonesta intellettuale è veramente sconfortante.
Lei S.G. utilizza un’espressione pesante non ritenuta offensiva dalla Cassazione, ma solo a certe condizioni di contesto. Forse dovrà chiedermi scusa, anche perchè ha dimenticato di chiarire quale Sua osservazione avrei citato.
è lei che dovrebbe chiedermi scusa, e SVP finiamo qui, che siamo ospiti in casa d’altri, grazie
E guarda caso, ancora una volta ha dimenticato di chiarire quale Sua osservazione avrei citato omettendo di indicarne la fonte.
Questo nostro Connazionale dovrebbe essere invece un vanto per noi tutti:
è l’unico in senso assoluto che sulla scena pubblica, con cadenza periodica, ha un Pensiero per le 81 Vittime e con parole schiette e prive di retorica.
Ha fatto riflettere il popolo ma quel che è di più ha fatto sicuramente riflettere il Giudice Priore e forse pure il Giudice delle sentenze di Palermo.