Si chiama Progetto Ustica il videogames, nato da un’idea di Ivan Venturi, progettista e produttore di videogiochi, che rappresenterà, in soggettiva, i momenti prima dell’abbattimento del Dc-9 Itavia e quelli successivi realizzando un serious game che risulti allettante soprattutto per chi non conosce o non è interessato al strage di Ustica. Una simulazione adatta ai nuovi accessori di realtà virtuale come l’Oculus Rift VR e strutturata per fare in modo che quell’esperienza terribile venga replicata, rivissuta e non dimenticata.
Progetto Ustica, come spiega il suo autore nella pagina dedicata, è un serious game breve, rigiocabile, economicamente sostenibile a livello produttivo, pensato per l’Italia ma anche per il mondo intero, da diffondere gratuitamente attraverso i principali canali di distribuzione videoludica e, sempre gratuitamente, in un formato adatto alle scuole del nostro paese, per quei docenti che vogliono far conoscere ai loro studenti la storia della strage di Ustica; una parte di storia ancora da decifrare del tutto, ma forse per questo ancora più attuale, del nostro Paese.
Al progetto hanno collaborato diversi professionisti, tra cui Cinzia Venturoli del Cedost, Mauro Salvador dell’Università di Bologna, che si è occupato dello studio e della raccolta della documentazione in collaborazione con l’Associazione familiari delle Vittime.
“Quest’idea – spiega Venturi – è sorta per le tante, innumerevoli volte in cui mi sono trovato a parlare con qualcuno che non conosceva i fatti del 27 giugno 1980. Nel mio lavoro, sono costantemente in contatto con colleghi più giovani di me, essendo io uno dei ‘vecchi’ del campo. Più l’interlocutore è giovane, più è probabile che non sappia cosa sia Ustica. Questo pensiero, a me come a tanti altri, risulta intollerabile.”